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CBD: 12 rimedi naturali contro i fastidi più comuni

Pubblicato : 14/02/2019 10:28:17
Categorie : GUIDE ALL'USO

CBD: 12 rimedi naturali contro i fastidi più comuni

Che cos’è il CBD?

Il CBD – o cannabidiolo – è un cannabinoide, nome di uno dei composti della cannabis, che non produce effetti psicoattivi, come il più famoso – e principale responsabile di tali effetti - THC (tetraidrocannabinolo).

La comunità scientifica ha estensivamente studiato il CBD e i suoi effetti, arrivando a dimostrare che è in grado di trattare una vastissima gamma di malattie, molte delle quali in precedenza definite intrattabili, con effetti collaterali quasi inesistenti, molto minori a quelli di tutti i farmaci in commercio. La lista dei suoi benefici è in continua crescita. 

Secondo uno studio del 2013, pubblicato dal British Journal of Clinical Pharmacology, gli effetti benefici del CBD sono molteplici:
- Antinfiammatorio
- Anticonvulsivo
- Antiossidante
- Antiemetico
- Ansiolitico
- Antipsicotico
- Potenziale cura per il trattamento della neuroinfiammazione, epilessia, lesioni ossidative, nausea e vomito, ansia e schizofrenia

È bene ricordare, prima di entrare più nello specifico riguardo i benefici del CBD, che la cannabis che viene usata a scopo ricreativo, quasi sempre fumata, viene coltivata in tipologie che hanno alta quantità di THC e bassissime quantità di CBD (dato che il CBD stesso riduce gli effetti psicotici del THC). Per questo motivo, fumare la marijuana non significa assolutamente avere i benefici di cui stiamo parlando. 

 

12 Effetti Benefici del CBD scientificamente dimostrati

1)    Il CBD allevia il dolore
Tra i vantaggi del CBD spicca la sua proprietà di analgesico naturale. Prove scientifiche suggeriscono che i cannabinoidi possono rivelarsi utili nel trattamento del dolore, inibendone la trasmissione neuronale.
Uno studio del 2012, pubblicato sul Journal of Experimental Medicine ha rivelato che il cannabidiolo ha soppresso il dolore infiammatorio e neuropatico cronico in maniera significativa in alcuni roditori, senza l’utilizzo di analgesici.
Secondo una meta-analisi condotta in Canada nel 2007, la combinazione di CBD e THC, sotto forma di spray orale, è risultata efficace nel trattamento del dolore neuropatico della sclerosi multipla.

2)    Il CBD riduce infiammazioni e autoimmunità
Grazie al suo ruolo di antinfiammatorio, il CBD è un agente terapeutico che porta ottimi effetti per una varietà di disturbi infiammatori e quindi anche per tutti i disturbi autoimmuni.

3)    Il CBD riduce l’ansia
Il cannabidiolo ha dimostrato di ridurre l’ansia nei pazienti con disturbi d’ansia sociale, attacchi di panico, disturbi ossessivi compulsivi e disturbi da stress post-traumatici.
Uno studio del 2011 ha confrontato gli effetti di una simulazione di public speaking su pazienti sani e su pazienti in trattamento, con disturbo d’ansia sociale. Ad un totale di 24 pazienti con disturbo d’ansia sociale è stato somministrato il CBD, 1 ora e mezza prima della prova di public speaking.
I ricercatori hanno scoperto che il pre-trattamento con cannbidiolo ha ridotto significativamente l’ansia, la disfunzione cognitiva e il disagio nella loro prestazione e ha significativamente ridotto lo stato di allerta in previsione del loro discorso.

4)    Il CBD protegge dalle malattie neurodegenerative
E’ stato scoperto che il CBD è in grado di impedire gli effetti tossici del neurotrasmettitore glutammato e delle specie di ossigeno radicale (ROS) nel cervello, impedendo così la morte delle cellule cerebrali. E’ dimostrato che il CBD ha un’attività antiossidante maggiore della vitamina C (acido ascorbico) o della vitamina E (α-tocoferolo)!
Può, inoltre, proteggere le cellule del cervello dalla tossicità beta-amiloide, rendendolo un potenziale agente terapeutico nella malattia di Alzheimer e di Parkinson, e dagli effetti dell’ischemia e della sclerosi laterale amyotrofica (ALS).

5)    Il CBD allevia la nausea
La cannabis è stata usata per secoli come antinausea e antivomito. La ricerca negli studi sugli animali ha rivelato che proprio il THC e il CBD, tra gli oltre 80 composti di cannabinoidi trovati nella marijuana, aiutano a contrastare la nausea e il vomito. Uno studio sui ratti del 2012, pubblicato dal British Journal of PharmacologyI, ha scoperto che tra i vantaggi del CBD ci sono anche gli effetti antinausea e antiemetici. Il cannabidiolo agisce in maniera difasica, il che significa che in dosi basse sopprime il vomito indotto dalla tossina, ma in dosi elevate può peggiorare addirittura la nausea, o non avere alcun effetto.

6)    Il CBD riduce l’incidenza del diabete
Uno studio del 2006 ha rilevato che il trattamento con CBD ha ridotto significativamente l’incidenza del diabete in topi diabetici non obesi, passando da un’incidenza dell’86% in topi non trattati, ad un’incidenza del 30% in quelli trattati con CBD.
Il cannabidiolo, inoltre, porta ad una significativa riduzione di livelli plasmatici di citochine pro-infiammatorie. Un esame istologico degli isolotti pancreatici dei topi trattati con CBD ha rivelato un’insulite significativamente ridotta.
Nel 2013 l’American Journal of Medicine ha pubblicato uno studio che ha evidenziato l’impatto dell’uso di marijuana sulla resistenza al glucosio, all’insulina e all’insulino-resistenza tra gli adulti americani. Lo studio ha incluso 4.657 adulti di entrambi i sessi, 579 dei quali erano consumatori di marijuana nel momento dello studio e 1.975 erano stati consumatori nel passato. I ricercatori hanno scoperto che l’uso corrente di marijuana è associato ad un livello del 16% più basso di insulina a digiuno.

7)    Il CBD promuove la salute cardiovascolare
Il British Journal of Clinical Pharmacology ha pubblicato nel 2013 uno studio che dimostra che il CBD protegge dai danni vascolari causati da un elevato livello di glucosio, da infiammazioni o da diabete di tipo 2; lo studio affermava, inoltre, che il CBD è in grado di ridurre l’iperpermeabilità vascolare (che provoca la sindrome da permeabilità intestinale).

8)       Il CBD è efficace nel trattamento dell’artrite reumatoide
Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, i cannabinoidi possono fornire sollievo dal dolore alle articolazioni e dal gonfiore e rallentare la progressione della malattia.
E’ dimostrato che l’assunzione di CBD protegge le articolazioni contro danni gravi, migliora il movimento, la qualità del sonno e riduce l’infiammazione in sole 5 settimane.

9)       Il CBD migliora il sonno
La ricerca suggerisce che assumere cannabidiolo prima di andare a letto migliora il sonno nelle persone che soffrono di insonnia.

10)     Il CBD migliora l’appetito, riduce l’acne e la psoriasi
Diversi studi dimostrano che il cannabidiolo migliora il senso d’appetito e riduce gli effetti di acne e psoriasi.

11)     Il CBD riduce la depressione
Secondo i ricercatori, il CBD ha un’efficacia simile a quella degli antidepressivi, con effetti veloci e continui nel tempo.

12)     Il CBD riduce le malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD)
La combinazione di CBD e THC può ridurre l’infiammazione e alleviare i sintomi di IBD, come dolori addominali, diarrea e riduzione dell’appetito. Gli studi hanno anche dimostrato che il cannabidiolo può essere un buon candidato per normalizzare la motilità dell’intestino nei pazienti con malattia intestinale infiammatoria. Riesce a ridurre la gravità dell’infiammazione dell’intestino attraverso l’attivazione della gamma dei recettori attivata dal proliferatore perossisomico (PPAR-gamma).

 

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