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Blueberry, l'infiorescenza fruttata e rinfrescante

Pubblicato : 21/05/2019 10:55:31
Categorie : RECENSIONI PRODOTTI

Blueberry, l'infiorescenza fruttata e rinfrescante

Dando uno sguardo al mercato delle infiorescenze di cannabis non si può far a meno di notare la Blueberry, tra le varietà più buone e colorate esistenti.
Amata dai coltivatori per la sua fioritura copiosa e la conseguente ottima resa, la Blueberry ha un aroma inconfondibile e gli effetti che produce sono molto soddisfacenti!

Un sapore fruttato e rinfrescante, che ricorda molto il mirtillo, usato per creare molti ibridi. Blueberry può vantare numerosi premi, tra cui la High Times Cannabis Cup del 2000, conferitogli in occasione del famoso festival organizzato nei Paesi Bassi dal 1987 nel mese di novembre.

Oltre alla particolare colorazione, ciò che rende questa varietà nota a livello globale è l’aroma forte, dolce e fruttato. L’aspetto bluastro, infatti, appare solo dopo diverse variazioni di colori, partendo dal rossastro per finire al viola lavanda.
Con l’avanzare della fioritura anche l’odore del prodotto cambia, grazie ai geni dell’indica: si parte da un odore di spezie e si finisce ad uno più zuccherino e fruttato.

Blueberry, come dicevamo, produce effetti molto soddisfacenti, tra cui quelli prettamente cerebrali, euforici ed energizzanti, ma anche quelli più “fisici” – frutto della presenza dei geni dell’indica – molto sedativi.

Padre della Blueberry originale è DJ Short, con la collaborazione dei ragazzi di Dutch Passion, celebre seed bank con alle spalle decine di anni d’esperienza.
Il breeder in quegli anni stava selezionando diversi ecotipi di sativa, in diverse parti del mondo – Panama, Messico, Thailandia – coltivando, quindi, centinaia di piante, sia outdoor che indoor. La sua determinazione lo portò a testare moltissimi tipi di piante, finché non imbatté proprio in quello che stava cercando: due varietà di cannabis sativa molto speciali!

La prima era una varietà Thai chiamata Juicy Fruit, che aveva un intenso sapore di frutti tropicali e l’high che provocava durava anche diverse ore.
La seconda era una Purple Thai, nata e cresciuta ad Oregon, Ohio, incrocio tra un’eccezionale Highland Oaxaca Gold e una “strana” e singolare Chocolate Thai. L’ibrido che ne derivava era di colore scuro e mostrava uno splendido colore violaceo, se esposta leggermente al freddo, oltre ad un sapore forte e intenso come la Juicy Fruit.
Il maschio scelto per fungere da “padre” della Blueberry fu una Indica Afgana che DJ Short conobbe grazie ad alcuni coltivatori californiani nel 1979, in un periodo in cui le varietà di sativa dominavano le grow room degli Stati Uniti. L’indica prenderà poi il sopravvento per tanti motivi, primo tra tutti il fatto che la combinazione di geni tra indica e sativa old school permetteva di avere un raccolto più abbondante e veloce.

Con le nuove conoscenze, DJ Short coltivò e creò nuove linee usando le tre piante in questione, riuscendo a creare due tra le sue varietà più conosciute: la Flo e la Blueberry, appunto, “figlia” di Juicy Fruit e Afgana.

Negli anni diverse sono state le seed bank che hanno tentato – attraverso un’attività truffaldina, quindi – di riprodurre la Blueberry esponendo le foglie di cannabis a temperature molto basse, per riprodurre il colore bluastro di quella originale.

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